Il cambiamento climatico è un fenomeno che interessa l’intero pianeta ma alcune aree sono colpite maggiormente dai suoi effetti, sia a livello ambientale, sia economico che sociale. Gli effetti direttamente tangibili sono l’innalzamento delle temperature medie, la variazione della distribuzione delle piogge annue o l’aumento di eventi estremi. Il termine desertificazione rimanda all’immagine del deserto, tuttavia i deserti sono ecosistemi naturali che si espandono o retrocedono nel corso del tempo. La desertificazione rappresenta il degrado delle terre aride, semi-aride e sub-umide secche attribuibile a varie cause tra cui i cambiamenti climatici e le attività umane. Oltre alla siccità e al calo delle precipitazioni, tra le altre cause del fenomeno troviamo infatti anche l'impoverimento del suolo dovuto a tecniche agronomiche non sostenibili, la deforestazione, il consumo di falde acquifere e il depauperamento dei mari, tutti fenomeni di degrado riconducibili all’azione diretta dell’uomo. A tal proposito Pietro Laureano afferma: "Dovuta alle variazioni climatiche e alle attività umane, la desertificazione è tra i problemi più gravi che affliggono il genere umano nei circa 110 paesi in cui la deforestazione, il sovraccarico pastorale e le pratiche agricole inadatte sono all'origine di un rapido processo di degradazione della terra. Anche nel resto del mondo la desertificazione comporta la perdita di biodiversità e provoca tensioni economiche, sociali e politiche". Tutti questi fenomeni (in particolare il cambiamento climatico, la frammentazione, il cambiamento dell'uso del suolo e le specie invasive) rappresentano dei fattori di stress per i sistemi forestali, con conseguenti alterazioni nella composizione e diffusione delle specie, e conseguentemente nei servizi ecosistemici che forniscono (Knott et al., 2019). Il clima influenza le dinamiche degli ecosistemi, nello spazio e nel tempo, con soglie fisiologiche di tolleranza per temperature e disponibilità idrica specifiche per ogni specie (Caracciolo et al., 2014). Da ciò ne deriva anche un impatto diretto sul funzionamento degli ecosistemi e sulla biodiversità associata (Augustynczik et al., 2019). Negli ambienti forestali i processi di degrado si manifestano con un declino dell’efficienza funzionale (Corona et al., 2009). La regione mediterranea può essere considerata un hotspot per il cambiamento climatico e la meteorologia, con anomalie nelle precipitazioni, eventi estremi e riscaldamento locale. La desertificazione, per quanto riguarda il bacino del Mediterraneo, si manifesta con una riduzione della produttività ecologica degli ecosistemi e secondo gli scenari di Sala et al. (2000), questi ecosistemi subiranno il maggior cambiamento in biodiversità. In Italia il 21% del territorio nazionale è interessato da fenomeni di desertificazione (WWF Italy, 2017), soprattutto nelle regioni centro meridionali. Tutto ciò influenza negativamente la stabilità e la permanenza di ecosistemi naturali e seminaturali sia in ambiente urbano che periurbano e forestale.

Cambiamento climatico e rischio desertificazione,II Tavola rotonda Dottorato di Ricerca in Paesaggio e Ambiente aa 2018/2019 / Sarlak, Mahnaz; Grotti, Mirko; Piccinno, Matteo; Roggero, PIER PAOLO; Fares, Silvano; Ciccarese, Lorenzo; Palma, Massimiliano. - (2019). (Intervento presentato al convegno Cambiamento climatico e rischio desertificazione tenutosi a piazza Fontanella Borghese, Facoltà di Architettura, Sapienza Università di Roma nel 10 giugno 2019).

Cambiamento climatico e rischio desertificazione,II Tavola rotonda Dottorato di Ricerca in Paesaggio e Ambiente aa 2018/2019

Mahnaz sarlak;Mirko Grotti;Matteo Piccinno;Pier Paolo Roggero;Lorenzo Ciccarese;
2019

Abstract

Il cambiamento climatico è un fenomeno che interessa l’intero pianeta ma alcune aree sono colpite maggiormente dai suoi effetti, sia a livello ambientale, sia economico che sociale. Gli effetti direttamente tangibili sono l’innalzamento delle temperature medie, la variazione della distribuzione delle piogge annue o l’aumento di eventi estremi. Il termine desertificazione rimanda all’immagine del deserto, tuttavia i deserti sono ecosistemi naturali che si espandono o retrocedono nel corso del tempo. La desertificazione rappresenta il degrado delle terre aride, semi-aride e sub-umide secche attribuibile a varie cause tra cui i cambiamenti climatici e le attività umane. Oltre alla siccità e al calo delle precipitazioni, tra le altre cause del fenomeno troviamo infatti anche l'impoverimento del suolo dovuto a tecniche agronomiche non sostenibili, la deforestazione, il consumo di falde acquifere e il depauperamento dei mari, tutti fenomeni di degrado riconducibili all’azione diretta dell’uomo. A tal proposito Pietro Laureano afferma: "Dovuta alle variazioni climatiche e alle attività umane, la desertificazione è tra i problemi più gravi che affliggono il genere umano nei circa 110 paesi in cui la deforestazione, il sovraccarico pastorale e le pratiche agricole inadatte sono all'origine di un rapido processo di degradazione della terra. Anche nel resto del mondo la desertificazione comporta la perdita di biodiversità e provoca tensioni economiche, sociali e politiche". Tutti questi fenomeni (in particolare il cambiamento climatico, la frammentazione, il cambiamento dell'uso del suolo e le specie invasive) rappresentano dei fattori di stress per i sistemi forestali, con conseguenti alterazioni nella composizione e diffusione delle specie, e conseguentemente nei servizi ecosistemici che forniscono (Knott et al., 2019). Il clima influenza le dinamiche degli ecosistemi, nello spazio e nel tempo, con soglie fisiologiche di tolleranza per temperature e disponibilità idrica specifiche per ogni specie (Caracciolo et al., 2014). Da ciò ne deriva anche un impatto diretto sul funzionamento degli ecosistemi e sulla biodiversità associata (Augustynczik et al., 2019). Negli ambienti forestali i processi di degrado si manifestano con un declino dell’efficienza funzionale (Corona et al., 2009). La regione mediterranea può essere considerata un hotspot per il cambiamento climatico e la meteorologia, con anomalie nelle precipitazioni, eventi estremi e riscaldamento locale. La desertificazione, per quanto riguarda il bacino del Mediterraneo, si manifesta con una riduzione della produttività ecologica degli ecosistemi e secondo gli scenari di Sala et al. (2000), questi ecosistemi subiranno il maggior cambiamento in biodiversità. In Italia il 21% del territorio nazionale è interessato da fenomeni di desertificazione (WWF Italy, 2017), soprattutto nelle regioni centro meridionali. Tutto ciò influenza negativamente la stabilità e la permanenza di ecosistemi naturali e seminaturali sia in ambiente urbano che periurbano e forestale.
2019
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