Il trapianto di rene rappresenta una delle terapie sostitutive dell’insufficienza renale cronica che consente un miglioramento della qualità di vita. Tuttavia può essere vissuto come un’esperienza traumatica in relazione ai cambiamenti che esso comporta in termini di stile di vita, ridefinizione del proprio corpo e del ruolo sociale e familiare. Un vissuto personale negativo potrebbe avere effetti sull’adherence, fattore protettivo nel ridurre il rischio di rigetto d’organo e mortalità. Alcuni studi hanno mostrato l’efficacia della scrittura espressiva nella riduzione della sintomatologia e della gestione della malattia in pazienti sottoposti ad interventi chirurgici o affetti da cancro. Si ipotizza che tale tecnica permetta l’elaborazione degli eventi traumatici legati alla malattia, favorendo un miglioramento delle capacità di espressione e regolazione emotiva. Scopo del presente studio è stato quello di valutare l’efficacia di un intervento psicologico di scrittura espressiva sul decorso post-operatorio in pazienti sottoposti a trapianto di rene. Sono stati reclutati 26 pazienti presso il centro trapianti del Policlinico Umberto I di Roma, di cui 16 appartenenti al gruppo che ha effettuato l'intervento di scrittura espressiva (GT) e 10 al gruppo di controllo (GC). I tempi presi in considerazione sono stati T0 (pre-operatorio), T1 (dimissioni), T2 (3^ mese follow-up) e sono state valutate rispettivamente le differenze tra T0, T1 e T2 sulle variabili psicologiche, di spesa sanitaria, aderenche e di funzionalità renale. Dai risultati è stata evidenziata una migliore funzionalità renale nel gruppo trattato rispetto a quello non trattato, con livelli di CDK-EPI significativamente maggiori (p<.0001) e di azotemia significativamente minori (p=.035). A sostegno dell’efficacia della scrittura espressiva, anche i sintomi depressivi e i livelli di alessitimia sembrano sortire un effetto dell’intervento, diminuendo significativamente solo nel gruppo trattato a T1 (dimissioni) (sintomi depressivi BDI-II p=.034; Alessitimia TAS-20 p=.047). Ciò sembra indicare che, il trattamento di scrittura espressiva produce un effetto specifico e immediato sia sulla funzionalità renale che sull’umore e la capacità di descrivere il proprio stato emotivo. Infine, il gruppo trattato mostra livelli di adherence significativamente maggiori al T2, rispetto al gruppo non trattato. Per quanto riguarda la spesa sanitaria non è stata trovata alcuna differenza tra i gruppi. Tali risultati sembrano variare a 3 mesi dall'intervento mostrando un'efficacia del trattamento limitata all'immediato post-operatorio. Complessivamente i risultati ottenuti evidenziano la necessità di ripetere l'intervento anche in una fase successiva per favorire l'efficacia della scrittura espressiva nel medio e lungo termine.

Efficacia di un intervento psicologico focalizzato sulla scrittura espressiva in pazienti sottoposti a trapianto di rene / Pierro, Laura. - (2020 Jan 23).

Efficacia di un intervento psicologico focalizzato sulla scrittura espressiva in pazienti sottoposti a trapianto di rene

PIERRO, LAURA
23/01/2020

Abstract

Il trapianto di rene rappresenta una delle terapie sostitutive dell’insufficienza renale cronica che consente un miglioramento della qualità di vita. Tuttavia può essere vissuto come un’esperienza traumatica in relazione ai cambiamenti che esso comporta in termini di stile di vita, ridefinizione del proprio corpo e del ruolo sociale e familiare. Un vissuto personale negativo potrebbe avere effetti sull’adherence, fattore protettivo nel ridurre il rischio di rigetto d’organo e mortalità. Alcuni studi hanno mostrato l’efficacia della scrittura espressiva nella riduzione della sintomatologia e della gestione della malattia in pazienti sottoposti ad interventi chirurgici o affetti da cancro. Si ipotizza che tale tecnica permetta l’elaborazione degli eventi traumatici legati alla malattia, favorendo un miglioramento delle capacità di espressione e regolazione emotiva. Scopo del presente studio è stato quello di valutare l’efficacia di un intervento psicologico di scrittura espressiva sul decorso post-operatorio in pazienti sottoposti a trapianto di rene. Sono stati reclutati 26 pazienti presso il centro trapianti del Policlinico Umberto I di Roma, di cui 16 appartenenti al gruppo che ha effettuato l'intervento di scrittura espressiva (GT) e 10 al gruppo di controllo (GC). I tempi presi in considerazione sono stati T0 (pre-operatorio), T1 (dimissioni), T2 (3^ mese follow-up) e sono state valutate rispettivamente le differenze tra T0, T1 e T2 sulle variabili psicologiche, di spesa sanitaria, aderenche e di funzionalità renale. Dai risultati è stata evidenziata una migliore funzionalità renale nel gruppo trattato rispetto a quello non trattato, con livelli di CDK-EPI significativamente maggiori (p<.0001) e di azotemia significativamente minori (p=.035). A sostegno dell’efficacia della scrittura espressiva, anche i sintomi depressivi e i livelli di alessitimia sembrano sortire un effetto dell’intervento, diminuendo significativamente solo nel gruppo trattato a T1 (dimissioni) (sintomi depressivi BDI-II p=.034; Alessitimia TAS-20 p=.047). Ciò sembra indicare che, il trattamento di scrittura espressiva produce un effetto specifico e immediato sia sulla funzionalità renale che sull’umore e la capacità di descrivere il proprio stato emotivo. Infine, il gruppo trattato mostra livelli di adherence significativamente maggiori al T2, rispetto al gruppo non trattato. Per quanto riguarda la spesa sanitaria non è stata trovata alcuna differenza tra i gruppi. Tali risultati sembrano variare a 3 mesi dall'intervento mostrando un'efficacia del trattamento limitata all'immediato post-operatorio. Complessivamente i risultati ottenuti evidenziano la necessità di ripetere l'intervento anche in una fase successiva per favorire l'efficacia della scrittura espressiva nel medio e lungo termine.
23-gen-2020
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1361180
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