Scopo del lavoro: All’interno delle Residenze per l’Esecuzione della Misura di Sicurezza (REMS) sono accolti soggetti autori di reato, considerati non imputabili al momento del fatto per vizio totale o parziale di mente, ma anche socialmente pericolosi sotto il profilo giuridico per l’elevata probabilità di recidiva.E’nota in letteratura un'associazione tra i disturbi della personalità ed il comportamento criminale, che si manifesta con la violazione delle norme etiche riconosciute dalla società civile e atti di violenza.Recenti studi di neuroimaging funzionale hanno evidenziato una alterata attivazione nelle regioni cerebrali tipicamente associate ai meccanismi di ricompensa o al controllo degli impulsi in pazienti detenuti con tratti di personalità antisociale e psicopatica.In questo studio osservazionale abbiamo analizzato la connettività funzionale nelle aree cerebrali coinvolte nella formulazione del giudizio morale, della salienza e del rinforzo in soggetti autori di reato con ridotta responsabilità penale detenuti in REMS e le abbiamo confrontate con una popolazione di controllo. Materiali e metodi: Sono stati arruolati per lo studio 13 pazienti di sesso maschile di 44 anni7 (mediaDS), ricoverati in REMS con una storia documentata di reato penale e considerati socialmente pericolosi. Nel gruppo di controllo sono stati inclusi 13 soggetti di sesso maschile di 38anni11 (mediaDS) che non abbiano mai ricevuto una diagnosi psichiatrica e che non abbiano commesso reati. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a risonanza magnetica con un magnete 3T con studio funzionale a riposo (BOLD) e sequenze T1-3D. I dati funzionali sono poi stati processati utilizzando uno specifico software di analisi (CONN vers.18 a). Sono state calcolate le correlazioni seed-to-seed per ciascun partecipante e le differenze tra i due gruppi state calcolate con un t-test a due code per campioni indipendenti. Risultati: Rispetto ai controlli sani i pazienti hanno mostrato una ridotta connettività nell’emisfero destro tra l’amigdala ed il nucleus accumbens. Abbiamo invece riscontrato un’incrementata connettività funzionale nell'emisfero sinistro dei pazienti tra corteccia orbito-frontale e putamen, corteccia orbito-frontale e globus pallidum, globus pallidum e amigdala, corteccia del cingolo posteriore nucleo accumbens, corteccia del cingolo anteriore e caudato, caudato e putamen, putamen e pallidum. Abbiamo infine notato un aumento della connettività nel putamen bilateralmente, maggiore nei pazienti. Conclusioni: Le alterazioni della connettività riscontrate nel nostro studio dimostrano come il gruppo dei pazienti abbia una maggior attivazione dei network sottocorticali rispetto ai controlli. Le alterazioni della connettività cortico-striatale riscontrate possono giustificare il comportamento di un soggetto in senso maladattativo, poichè questo non cambia i suoi schemi di risposta in base a quanto richiesto dalle circostanze anche quando i suoi comportamenti risultano ripetutamente fallimentari o moralmente sbagliati, nonostante le conseguenze nei suoi riguardi possano essere negative (condanna/reclusione). Questi risultati preliminari ci forniscono maggiori informazioni riguardo la conoscenza dei meccanismi alla base dei comportamenti maladattativi. Inoltre lo studio approfondito dei pazienti socialmente pericolosi potrebbe risultare molto utile nel campo della psichiatria forense, in termini giuridici ed etici.

Alterata connettività dei circuiti della morale, della salienza e del rinforzo in pazienti in regime detentivo presso le REMS con ridotta responsabilità penale / Cartocci, Gaia; Pompili, P.; Boccia, M.; Ferracuti, S.; Frati, P.; Fineschi, V.; Fiorelli, M.; Colonnese, C.; Caramia, F.. - (2019). (Intervento presentato al convegno 30° Congresso nazionale AINR 2019 tenutosi a Siracusa).

Alterata connettività dei circuiti della morale, della salienza e del rinforzo in pazienti in regime detentivo presso le REMS con ridotta responsabilità penale

Gaia Cartocci
Primo
;
P. Pompili;M. Boccia;S. Ferracuti;P. Frati;V. Fineschi;M. Fiorelli;C. Colonnese;F. Caramia
Ultimo
2019

Abstract

Scopo del lavoro: All’interno delle Residenze per l’Esecuzione della Misura di Sicurezza (REMS) sono accolti soggetti autori di reato, considerati non imputabili al momento del fatto per vizio totale o parziale di mente, ma anche socialmente pericolosi sotto il profilo giuridico per l’elevata probabilità di recidiva.E’nota in letteratura un'associazione tra i disturbi della personalità ed il comportamento criminale, che si manifesta con la violazione delle norme etiche riconosciute dalla società civile e atti di violenza.Recenti studi di neuroimaging funzionale hanno evidenziato una alterata attivazione nelle regioni cerebrali tipicamente associate ai meccanismi di ricompensa o al controllo degli impulsi in pazienti detenuti con tratti di personalità antisociale e psicopatica.In questo studio osservazionale abbiamo analizzato la connettività funzionale nelle aree cerebrali coinvolte nella formulazione del giudizio morale, della salienza e del rinforzo in soggetti autori di reato con ridotta responsabilità penale detenuti in REMS e le abbiamo confrontate con una popolazione di controllo. Materiali e metodi: Sono stati arruolati per lo studio 13 pazienti di sesso maschile di 44 anni7 (mediaDS), ricoverati in REMS con una storia documentata di reato penale e considerati socialmente pericolosi. Nel gruppo di controllo sono stati inclusi 13 soggetti di sesso maschile di 38anni11 (mediaDS) che non abbiano mai ricevuto una diagnosi psichiatrica e che non abbiano commesso reati. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a risonanza magnetica con un magnete 3T con studio funzionale a riposo (BOLD) e sequenze T1-3D. I dati funzionali sono poi stati processati utilizzando uno specifico software di analisi (CONN vers.18 a). Sono state calcolate le correlazioni seed-to-seed per ciascun partecipante e le differenze tra i due gruppi state calcolate con un t-test a due code per campioni indipendenti. Risultati: Rispetto ai controlli sani i pazienti hanno mostrato una ridotta connettività nell’emisfero destro tra l’amigdala ed il nucleus accumbens. Abbiamo invece riscontrato un’incrementata connettività funzionale nell'emisfero sinistro dei pazienti tra corteccia orbito-frontale e putamen, corteccia orbito-frontale e globus pallidum, globus pallidum e amigdala, corteccia del cingolo posteriore nucleo accumbens, corteccia del cingolo anteriore e caudato, caudato e putamen, putamen e pallidum. Abbiamo infine notato un aumento della connettività nel putamen bilateralmente, maggiore nei pazienti. Conclusioni: Le alterazioni della connettività riscontrate nel nostro studio dimostrano come il gruppo dei pazienti abbia una maggior attivazione dei network sottocorticali rispetto ai controlli. Le alterazioni della connettività cortico-striatale riscontrate possono giustificare il comportamento di un soggetto in senso maladattativo, poichè questo non cambia i suoi schemi di risposta in base a quanto richiesto dalle circostanze anche quando i suoi comportamenti risultano ripetutamente fallimentari o moralmente sbagliati, nonostante le conseguenze nei suoi riguardi possano essere negative (condanna/reclusione). Questi risultati preliminari ci forniscono maggiori informazioni riguardo la conoscenza dei meccanismi alla base dei comportamenti maladattativi. Inoltre lo studio approfondito dei pazienti socialmente pericolosi potrebbe risultare molto utile nel campo della psichiatria forense, in termini giuridici ed etici.
2019
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1357472
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact