L’attività di Prisciano come docente ufficiale di lingua latina dimostra quanto consolidato fosse il ruolo di questa lingua a Costantinopoli all’inizio del VI secolo. Tuttavia non è facile determinare quanto nella capitale il latino fosse parlato e se dunque si possa effettivamente parlare di un ‘uso corrente’ della lingua; e d’altra parte non sappiamo quali testi di autori latini Prisciano avesse a disposizione e potesse quindi studiare e citare direttamente nella sua opera. Attraverso l’analisi degli esempi d’autore introdotti negli ultimi due libri dell’Ars (dedicati alla sintassi e dunque nel complesso non derivati da fonti grammaticali latine), si documenta come in quella sezione dell’opera un numero molto limitato di testi sia messo a frutto: solo per quelli nei quali Prisciano seleziona personalmente gli esempi funzionali alla sua argomentazione è possibile stabilire che fossero effettivamente disponibili ai dotti della città; viceversa si può dimostrare che alcuni testi a noi ben noti, come il De senectute o il De divinatione di Cicerone, egli non poteva utilizzarli direttamente.
L'insegnamento di Prisciano / Rosellini, Michela; Spangenberg Yanes, Elena. - (2019), pp. 163-181. - CORPUS CHRISTIANORUM. LINGUA PATRUM.
L'insegnamento di Prisciano
Rosellini, Michela
;Spangenberg Yanes, Elena
2019
Abstract
L’attività di Prisciano come docente ufficiale di lingua latina dimostra quanto consolidato fosse il ruolo di questa lingua a Costantinopoli all’inizio del VI secolo. Tuttavia non è facile determinare quanto nella capitale il latino fosse parlato e se dunque si possa effettivamente parlare di un ‘uso corrente’ della lingua; e d’altra parte non sappiamo quali testi di autori latini Prisciano avesse a disposizione e potesse quindi studiare e citare direttamente nella sua opera. Attraverso l’analisi degli esempi d’autore introdotti negli ultimi due libri dell’Ars (dedicati alla sintassi e dunque nel complesso non derivati da fonti grammaticali latine), si documenta come in quella sezione dell’opera un numero molto limitato di testi sia messo a frutto: solo per quelli nei quali Prisciano seleziona personalmente gli esempi funzionali alla sua argomentazione è possibile stabilire che fossero effettivamente disponibili ai dotti della città; viceversa si può dimostrare che alcuni testi a noi ben noti, come il De senectute o il De divinatione di Cicerone, egli non poteva utilizzarli direttamente.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Rosellini_Insegnamento_2019.pdf
solo gestori archivio
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
857.04 kB
Formato
Adobe PDF
|
857.04 kB | Adobe PDF | Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.