Introduzione. Le persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT+) anziane rappresentano una popolazione ad alto rischio per quanto concerne la salute fisica e mentale (Rosati et al., 2018; Scandurra et al., 2017). Tra i fattori di rischio più rilevanti emergono: a) lo stress cronico legato allo status di minoranza sessuale e b) la scarsa formazione di medici, psicologi e operatori sanitari sulle caratteristiche specifiche di tale popolazione (Durso & Meyer, 2012); c) la percezione dei servizi di cura a breve o lungo termine come contesti poco sicuri o addirittura minacciosi (Addis et al., 2009), per la paura connessa al coming-out, in termini di forzato occultamento o svelamento (Brotman et al., 2007). Il presente lavoro intende indagare in profondità la qualità della relazione tra anziani LGBT+ e assistenza sanitaria e psicologica. Metodo. È stata utilizzata un’intervista semi-strutturata individuale con 12 anziani (6 gay, 6 lesbiche) che esplora l’utilizzo e l’accessibilità ai servizi sanitari e psicologici e le risonanze emotive nei confronti di medici e psicologi. Risultati. Attraverso l’Interpretative Phenomenological Analysis (IPA, Smith et al., 2009) sono emersi tre temi principali: (1) l’identità sessuale è un fatto psicologico e non medico; (2) discriminazione vissuta e/o percepita (3) scarse competenze in ambito LGBT+: il paziente si percepisce come più esperto dei professionisti. Conclusioni. L’ansia e la paura legate alla discriminazione possono portare all’occultamento della propria identità sessuale, spesso in maniera inconsapevole (Otis, 2016). I partecipanti percepiscono una distinzione netta psiche-soma: lo svelamento è più semplice in ambito psicologico mentre viene negato in ambito medico. La sfiducia verso medici e psicologi porta spesso a ritardare o evitare le cure. I pazienti LGBT+ preferiscono, generalmente, che chi si prende cura di loro sia a conoscenza del loro orientamento sessuale e delle specificità legate alle identità LGBT+ (Stein et al., 2010).

Salute, sicurezza e competenza percepita: le esperienze delle persone lesbiche e gay anziane nei contesti medici e psicologici / Rosati, Fausta; Zammuto, Marta; Pistella, Jessica; Baiocco, Roberto. - (2019). (Intervento presentato al convegno XIII Congresso Nazionale Associazione SIPSA Società Italiana di Psicologia della Salute PROSPETTIVE di PSICOLOGIA DELLA SALUTE tenutosi a Napoli).

Salute, sicurezza e competenza percepita: le esperienze delle persone lesbiche e gay anziane nei contesti medici e psicologici.

Fausta Rosati;ZAMMUTO, MARTA;Jessica Pistella;Roberto Baiocco
2019

Abstract

Introduzione. Le persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT+) anziane rappresentano una popolazione ad alto rischio per quanto concerne la salute fisica e mentale (Rosati et al., 2018; Scandurra et al., 2017). Tra i fattori di rischio più rilevanti emergono: a) lo stress cronico legato allo status di minoranza sessuale e b) la scarsa formazione di medici, psicologi e operatori sanitari sulle caratteristiche specifiche di tale popolazione (Durso & Meyer, 2012); c) la percezione dei servizi di cura a breve o lungo termine come contesti poco sicuri o addirittura minacciosi (Addis et al., 2009), per la paura connessa al coming-out, in termini di forzato occultamento o svelamento (Brotman et al., 2007). Il presente lavoro intende indagare in profondità la qualità della relazione tra anziani LGBT+ e assistenza sanitaria e psicologica. Metodo. È stata utilizzata un’intervista semi-strutturata individuale con 12 anziani (6 gay, 6 lesbiche) che esplora l’utilizzo e l’accessibilità ai servizi sanitari e psicologici e le risonanze emotive nei confronti di medici e psicologi. Risultati. Attraverso l’Interpretative Phenomenological Analysis (IPA, Smith et al., 2009) sono emersi tre temi principali: (1) l’identità sessuale è un fatto psicologico e non medico; (2) discriminazione vissuta e/o percepita (3) scarse competenze in ambito LGBT+: il paziente si percepisce come più esperto dei professionisti. Conclusioni. L’ansia e la paura legate alla discriminazione possono portare all’occultamento della propria identità sessuale, spesso in maniera inconsapevole (Otis, 2016). I partecipanti percepiscono una distinzione netta psiche-soma: lo svelamento è più semplice in ambito psicologico mentre viene negato in ambito medico. La sfiducia verso medici e psicologi porta spesso a ritardare o evitare le cure. I pazienti LGBT+ preferiscono, generalmente, che chi si prende cura di loro sia a conoscenza del loro orientamento sessuale e delle specificità legate alle identità LGBT+ (Stein et al., 2010).
2019
XIII Congresso Nazionale Associazione SIPSA Società Italiana di Psicologia della Salute PROSPETTIVE di PSICOLOGIA DELLA SALUTE
04 Pubblicazione in atti di convegno::04d Abstract in atti di convegno
Salute, sicurezza e competenza percepita: le esperienze delle persone lesbiche e gay anziane nei contesti medici e psicologici / Rosati, Fausta; Zammuto, Marta; Pistella, Jessica; Baiocco, Roberto. - (2019). (Intervento presentato al convegno XIII Congresso Nazionale Associazione SIPSA Società Italiana di Psicologia della Salute PROSPETTIVE di PSICOLOGIA DELLA SALUTE tenutosi a Napoli).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1278839
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