L’obiettivo di questo lavoro è lo studio di un modello di aggregatore di utenze residenziali, che possa offrire oltre al servizio di demande response anche servizi aggiuntivi quali risparmio energetico e assisted living. Preliminarmente allo studio è stata effettuata un’analisi del sistema elettrico italiano nella quale si evidenziano l’elevato contributo delle fonti energetiche rinnovabili, le problematiche di raccolta integrale ditali produzioni e la scarsa elettrificazione delle utenze residenziali italiane. E’ stata, quindi, effettuata una caratterizzazione dei carichi delle utenze residenziali, al fine di valutare il potenziale di flessibilità attuabile, in termini di carichi accumulabili e di carichi differibili. Poi, considerando tre Casi Studio ritenuti significativi delle residenze italiane, sono stati stimati i risparmi energetici e i risparmi economici derivanti da interventi di variazione della dotazione impiantistica e di introduzione di sistemi di automazione. Considerando la variabilità del prezzo dell’energia sui mercati è stato valutato il potenziale di risparmio economico ottenibile grazie anche ad una flessibilizzazione della domanda. E’ stato osservato che, nell’attuale scenario italiano, la sola flessibilizzazione della domanda, pur offrendo indubbi benefici al sistema elettrico, produce piccoli risparmi economici per il singolo utente, non superiori a qualche punto percentuale. La flessibilizzazione della domanda, invece, se unita all’introduzione di sistemi di automazione, può consentire risparmi più alti, intorno al 20%. Infine, la flessibilizzazione della domanda, se unita all’introduzione di sistemi di automazione ed alla elettrificazione delle utenze, può consentire risparmi anche superiori al 40%. Le caratteristiche dell’aggregatore, la sua dimensione e le sue possibilità di intervento dipendono fortemente dalle risorse di cui può disporre e che possono non essere rappresentate solamente dalle risorse derivanti dalla fornitura del servizio di flessibilità della domanda. E’ quindi necessario che l’aggregatore offra altri servizi, a partire da quelli connessi all’utilizzo dell’energia (risparmio energetico, ammodernamento degli impianti tecnologici) ma non escludendo funzioni diverse connesse all’utilizzo generale delle infrastrutture a rete (automazione, sicurezza, videosorveglianza, e-commerce).

Studio di un modello di aggregatore di uno smart district / DE SANTOLI, Livio; Mancini, Francesco. - (2016).

Studio di un modello di aggregatore di uno smart district

Livio de Santoli;Francesco Mancini
2016

Abstract

L’obiettivo di questo lavoro è lo studio di un modello di aggregatore di utenze residenziali, che possa offrire oltre al servizio di demande response anche servizi aggiuntivi quali risparmio energetico e assisted living. Preliminarmente allo studio è stata effettuata un’analisi del sistema elettrico italiano nella quale si evidenziano l’elevato contributo delle fonti energetiche rinnovabili, le problematiche di raccolta integrale ditali produzioni e la scarsa elettrificazione delle utenze residenziali italiane. E’ stata, quindi, effettuata una caratterizzazione dei carichi delle utenze residenziali, al fine di valutare il potenziale di flessibilità attuabile, in termini di carichi accumulabili e di carichi differibili. Poi, considerando tre Casi Studio ritenuti significativi delle residenze italiane, sono stati stimati i risparmi energetici e i risparmi economici derivanti da interventi di variazione della dotazione impiantistica e di introduzione di sistemi di automazione. Considerando la variabilità del prezzo dell’energia sui mercati è stato valutato il potenziale di risparmio economico ottenibile grazie anche ad una flessibilizzazione della domanda. E’ stato osservato che, nell’attuale scenario italiano, la sola flessibilizzazione della domanda, pur offrendo indubbi benefici al sistema elettrico, produce piccoli risparmi economici per il singolo utente, non superiori a qualche punto percentuale. La flessibilizzazione della domanda, invece, se unita all’introduzione di sistemi di automazione, può consentire risparmi più alti, intorno al 20%. Infine, la flessibilizzazione della domanda, se unita all’introduzione di sistemi di automazione ed alla elettrificazione delle utenze, può consentire risparmi anche superiori al 40%. Le caratteristiche dell’aggregatore, la sua dimensione e le sue possibilità di intervento dipendono fortemente dalle risorse di cui può disporre e che possono non essere rappresentate solamente dalle risorse derivanti dalla fornitura del servizio di flessibilità della domanda. E’ quindi necessario che l’aggregatore offra altri servizi, a partire da quelli connessi all’utilizzo dell’energia (risparmio energetico, ammodernamento degli impianti tecnologici) ma non escludendo funzioni diverse connesse all’utilizzo generale delle infrastrutture a rete (automazione, sicurezza, videosorveglianza, e-commerce).
2016
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