Introduzione. Gli studi dedicati all’indagine di costrutti psicologici nella popolazione Sorda eterosessuale ed omosessuale (LGB) in Italia sono esigui. Base dello studio è il Minority Stress Model (Meyer, 1995), secondo cui ogni situazione sociale caratterizzata da discriminazione rappresenta uno stress che può comportare emarginazione e isolamento; fattore protettivo è, invece, l’affiliazione a una comunità. Il presente contributo indaga, in una popolazione che vive un Multi Minority Status (sorda/LGB), la relazione tra il percepire la propria sordità come una disabilità o meno, e il grado di soddisfazione per la vita; per i partecipanti LGB, è stata valutata, inoltre, la relazione tra il livello di Stigma Sessuale Interiorizzato (SSI), la soddisfazione per la vita e la reazione genitoriale al Coming-Out (CO). Metodo. Hanno partecipato allo studio 47 persone sorde, di cui 28 Eterosessuali e 19 LGB, di età compresa tra 19 e 65 anni (M = 35,53; DS = 9,81). Il 57,4% dichiara di essere stato educato con il metodo Oralista e il restante 42,6% del campione si dichiara Segnante. Strumenti: Si è creata una batteria di test direttamente in LIS, visti gli Standards for Educational and Psychological Testing (APA, 1985) che mettono in guardia a proposito dell'affidabilità dei risultati ottenuti tramite test per i quali è necessaria da parte del paziente sordo la dimostrazione (diretta o indiretta) delle proprie competenze in una lingua, che raccoglie informazioni anagrafiche, soddisfazione di vita, attaccamento al migliore amico, solitudine, evitamento sociale. Per i partecipanti LGB, è stato inoltre valutato il grado di SSI e la reazione genitoriale al CO. Risultati. Dalle analisi di correlazione è emersa una relazione significativa tra il percepire la propria sordità non come una disabilità e alti livelli di soddisfazione per la vita in tutto il campione (r = .546, p< 0.01). Inoltre alti livelli di soddisfazione per la vita, nei partecipanti LGB, risultano significativamente correlati con il livello globale di SSI (r = -.704, p < 0.01). Per valutare il grado di differenza nei livelli di soddisfazione per la vita e di evitamento sociale percependo o meno la sordità come una disabilità sono state computate due ANOVA sui dati dell’intero campione. È emerso che percepire la sordità non come una disabilità dia maggiori livelli di soddisfazione per la vita (F1,45 = 21,74, p < 0.001), mentre viceversa, maggiori livelli di evitamento sociale (F1,45 = 6,47, p < 0.05). Conclusioni. I risultati mostrano che il percepire la propria sordità non come una disabilità sia indice di un buon livello di soddisfazione di vita confermando che il rifiuto degli stereotipi sia un fattore protettivo rispetto al Minority Stress (Meyer, 1996). Inoltre si evince come a una reazione negativa dei genitori al CO corrisponda un più alto livello di SSI anche in una popolazione che vive un Multiple Minority Status. Limite dello studio è la scarsa numerosità dei partecipanti.

Benessere in giovani adulti sordi / Caricato, Victoria; Carone, Nicola; Colozza, Valentina; Cotta Ramosino, Marta; Manzi, Demetria. - (2017). (Intervento presentato al convegno Psicologia dello sviluppo e dell'Educazione XXX Congresso Nazionale tenutosi a Messina; Italy).

Benessere in giovani adulti sordi

Caricato Victoria;Carone Nicola;COLOZZA, VALENTINA;Manzi Demetria
2017

Abstract

Introduzione. Gli studi dedicati all’indagine di costrutti psicologici nella popolazione Sorda eterosessuale ed omosessuale (LGB) in Italia sono esigui. Base dello studio è il Minority Stress Model (Meyer, 1995), secondo cui ogni situazione sociale caratterizzata da discriminazione rappresenta uno stress che può comportare emarginazione e isolamento; fattore protettivo è, invece, l’affiliazione a una comunità. Il presente contributo indaga, in una popolazione che vive un Multi Minority Status (sorda/LGB), la relazione tra il percepire la propria sordità come una disabilità o meno, e il grado di soddisfazione per la vita; per i partecipanti LGB, è stata valutata, inoltre, la relazione tra il livello di Stigma Sessuale Interiorizzato (SSI), la soddisfazione per la vita e la reazione genitoriale al Coming-Out (CO). Metodo. Hanno partecipato allo studio 47 persone sorde, di cui 28 Eterosessuali e 19 LGB, di età compresa tra 19 e 65 anni (M = 35,53; DS = 9,81). Il 57,4% dichiara di essere stato educato con il metodo Oralista e il restante 42,6% del campione si dichiara Segnante. Strumenti: Si è creata una batteria di test direttamente in LIS, visti gli Standards for Educational and Psychological Testing (APA, 1985) che mettono in guardia a proposito dell'affidabilità dei risultati ottenuti tramite test per i quali è necessaria da parte del paziente sordo la dimostrazione (diretta o indiretta) delle proprie competenze in una lingua, che raccoglie informazioni anagrafiche, soddisfazione di vita, attaccamento al migliore amico, solitudine, evitamento sociale. Per i partecipanti LGB, è stato inoltre valutato il grado di SSI e la reazione genitoriale al CO. Risultati. Dalle analisi di correlazione è emersa una relazione significativa tra il percepire la propria sordità non come una disabilità e alti livelli di soddisfazione per la vita in tutto il campione (r = .546, p< 0.01). Inoltre alti livelli di soddisfazione per la vita, nei partecipanti LGB, risultano significativamente correlati con il livello globale di SSI (r = -.704, p < 0.01). Per valutare il grado di differenza nei livelli di soddisfazione per la vita e di evitamento sociale percependo o meno la sordità come una disabilità sono state computate due ANOVA sui dati dell’intero campione. È emerso che percepire la sordità non come una disabilità dia maggiori livelli di soddisfazione per la vita (F1,45 = 21,74, p < 0.001), mentre viceversa, maggiori livelli di evitamento sociale (F1,45 = 6,47, p < 0.05). Conclusioni. I risultati mostrano che il percepire la propria sordità non come una disabilità sia indice di un buon livello di soddisfazione di vita confermando che il rifiuto degli stereotipi sia un fattore protettivo rispetto al Minority Stress (Meyer, 1996). Inoltre si evince come a una reazione negativa dei genitori al CO corrisponda un più alto livello di SSI anche in una popolazione che vive un Multiple Minority Status. Limite dello studio è la scarsa numerosità dei partecipanti.
2017
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1186796
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