Gli oli essenziali rappresentano uno dei gruppi più importanti dei composti di origine naturale per il loro elevato potere antimicrobico e antiossidante riconosciuto ormai da diversi anni. Da un punto di vista chimico, è noto che sono costituiti da miscele complesse di sostanze organiche, in quantità molto differenti. Di solito sono caratterizzate da 2 o 3 componenti principali, presenti in alta concentrazione (dal 20 al 70%), e generalmente responsabili dell’azione biologica. In questi ultimi anni, ha acquisito un forte interesse sia lo studio di molecole naturali antimicrobiche a causa dello sviluppo sempre più diffuso di microrganismi, come funghi, batteri e virus, resistenti ai farmaci utilizzati nelle terapie antinfettive, sia lo studio di molecole antiossidanti di origine naturale, in grado di contrastare il danno ossidativo riscontrato in diverse patologie. Per questo motivo, i nostri studi si sono indirizzati allo studio dell’attività antimicrobica ed antiossidante di alcuni oli essenziali appartenenti alla famiglia delle Lamiacee come Origanum hirtum, Rosmarinus officinalis, Coridithymus capitatus e Mentha suaveolens di cui i principali componenti sono rispettivamente α-terpinene, timolo, carvacrolo e piperitenone ossido. L’attività antimicrobica è stata eseguita su 15 ceppi di C. albicans e 11 ceppi di Candida spp., mostrando una attività antimicotica in un range tra 0,39 e 3,12 mg/ml, nei confronti dei diversi isolati clinici di Candida, di cui circa il 50% sono resistenti al fluconazolo. L’attività antiossidante è stata eseguita mediante saggi spettrofotometrici DPPH e ABTS ed è stata riscontrata in tutti gli oli essenziali. È interessante notare che mentre per Origanum hirtum e Rosmarinus officinalis l’attività antiossidante è attribuibile al timolo e per Coridithymus capitatus al carvacrolo, di cui rappresentano i principali componenti. Nell’olio essenziale di Mentha suaveolens l’attività antiossidante è attribuibile ad un composto presente solo in piccole tracce. Concludendo possiamo dire che gli oli essenziali saggiati presentano una buona attività antimicotica nei confronti di diverse Candide, anche nei confronti di quelle resistenti ai farmaci azolici, e presentano anche una buona attività antiossidante, suggerendo quindi un loro potenziale uso come antimicotici ed antiossidanti

COMPOSIZIONE CHIMICA, ATTIVITÀ ANTIMICROBICA E ANTIOSSIDANTE DI ALCUNI OLI ESSENZIALI / Vinciguerra, Vittorio; Vernau, Margherità; Guerrini, Alessandra; Leone, Claudia; Fazzari, Marina; Rossi, Pierluigi; Sacchetti, Gianni; Angiolella, Letizia. - In: ISTISAN CONGRESSI. - ISSN 2384-857X. - (2014), pp. 34-34.

COMPOSIZIONE CHIMICA, ATTIVITÀ ANTIMICROBICA E ANTIOSSIDANTE DI ALCUNI OLI ESSENZIALI

Claudia Leone;Letizia Angiolella
2014

Abstract

Gli oli essenziali rappresentano uno dei gruppi più importanti dei composti di origine naturale per il loro elevato potere antimicrobico e antiossidante riconosciuto ormai da diversi anni. Da un punto di vista chimico, è noto che sono costituiti da miscele complesse di sostanze organiche, in quantità molto differenti. Di solito sono caratterizzate da 2 o 3 componenti principali, presenti in alta concentrazione (dal 20 al 70%), e generalmente responsabili dell’azione biologica. In questi ultimi anni, ha acquisito un forte interesse sia lo studio di molecole naturali antimicrobiche a causa dello sviluppo sempre più diffuso di microrganismi, come funghi, batteri e virus, resistenti ai farmaci utilizzati nelle terapie antinfettive, sia lo studio di molecole antiossidanti di origine naturale, in grado di contrastare il danno ossidativo riscontrato in diverse patologie. Per questo motivo, i nostri studi si sono indirizzati allo studio dell’attività antimicrobica ed antiossidante di alcuni oli essenziali appartenenti alla famiglia delle Lamiacee come Origanum hirtum, Rosmarinus officinalis, Coridithymus capitatus e Mentha suaveolens di cui i principali componenti sono rispettivamente α-terpinene, timolo, carvacrolo e piperitenone ossido. L’attività antimicrobica è stata eseguita su 15 ceppi di C. albicans e 11 ceppi di Candida spp., mostrando una attività antimicotica in un range tra 0,39 e 3,12 mg/ml, nei confronti dei diversi isolati clinici di Candida, di cui circa il 50% sono resistenti al fluconazolo. L’attività antiossidante è stata eseguita mediante saggi spettrofotometrici DPPH e ABTS ed è stata riscontrata in tutti gli oli essenziali. È interessante notare che mentre per Origanum hirtum e Rosmarinus officinalis l’attività antiossidante è attribuibile al timolo e per Coridithymus capitatus al carvacrolo, di cui rappresentano i principali componenti. Nell’olio essenziale di Mentha suaveolens l’attività antiossidante è attribuibile ad un composto presente solo in piccole tracce. Concludendo possiamo dire che gli oli essenziali saggiati presentano una buona attività antimicotica nei confronti di diverse Candide, anche nei confronti di quelle resistenti ai farmaci azolici, e presentano anche una buona attività antiossidante, suggerendo quindi un loro potenziale uso come antimicotici ed antiossidanti
2014
attività antimicrobica, oli essenziali, attività antiossidante
01 Pubblicazione su rivista::01h Abstract in rivista
COMPOSIZIONE CHIMICA, ATTIVITÀ ANTIMICROBICA E ANTIOSSIDANTE DI ALCUNI OLI ESSENZIALI / Vinciguerra, Vittorio; Vernau, Margherità; Guerrini, Alessandra; Leone, Claudia; Fazzari, Marina; Rossi, Pierluigi; Sacchetti, Gianni; Angiolella, Letizia. - In: ISTISAN CONGRESSI. - ISSN 2384-857X. - (2014), pp. 34-34.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1183094
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