«Io Arcangelo Corelli mano propria»: il testamento e l’inventario dei beni (ASR, Notai del tribunale dell'Auditor Camerae)

Il testamento olografo e l’inventario dei beni di Arcangelo Corelli (1653-1713), oggi custoditi presso l’Archivio di Stato di Roma, sono senza dubbio tra i “tesori” più preziosi e interessanti del ricco e vasto patrimonio documentario di questo Istituto archivistico. I documenti di cui ho qui curato l’edizione critica, corredata da ampio apparato di note, sono entrambi contenuti in un protocollo del notaio Francesco Franceschini, recentemente restaurato grazie a una donazione privata. Si tratta del testamento olografo del celebre violinista, aperto il 9 gennaio 1713, e dell’inventario dei beni, redatto nei giorni successivi da Lelio Lancioni, «sostituto» del «capo notaro», con la consulenza del pittore Ventura Lamberti per l’identificazione e la stima dei pezzi della famosa quadreria appartenuta a Corelli.