Anche quest’anno risultano ampiamente confermate le due tendenze di fondo emerse nelle ultime edizioni della ricerca. La prima riguarda l’attenuazione di tutti quei fenomeni di polarizzazione territoriale più direttamente correlati al benessere economico, tendenza ancora in atto e che consente di fornire, da questo particolare punto di vista, una nuova lettura della qualità della vita. Non più quindi contrapposizione tra un Centro-nord genericamente «affluente» e avanzato contro un Mezzogiorno arretrato e «povero», ma una serie di letture trasversali dove province «minori», non necessariamente collocate nel Nord del Paese, contraddistinte da un notevole dinamismo, non soltanto imprenditoriale, e da condizioni economiche favorevoli (elevati tassi di crescita del valore aggiunto, bassa inflazione, valori immobiliari contenuti), si contrappongono a contesti metropolitani sempre più statici e non più idonei a garantire condizioni di vita accettabili ai loro residenti. La seconda tendenza, che è verosimilmente collegata alla precedente, riguarda l’emersione di significative aree di disagio sociale e personale non necessariamente dislocate in Italia meridionale e insulare. Questa nuova fotografia del fenomeno è determinata anche dalla profonda revisione della metodologia seguita per misurare tale particolare aspetto della qualità della vita nelle province italiane.

La qualità della vita nelle province italiane nel 2017 / Polli, Alessandro. - In: ITALIA OGGI. - ISSN 1120-6063. - Italia Oggi 27 novembre 2017(2017), pp. 21-60.

La qualità della vita nelle province italiane nel 2017

Alessandro Polli
2017

Abstract

Anche quest’anno risultano ampiamente confermate le due tendenze di fondo emerse nelle ultime edizioni della ricerca. La prima riguarda l’attenuazione di tutti quei fenomeni di polarizzazione territoriale più direttamente correlati al benessere economico, tendenza ancora in atto e che consente di fornire, da questo particolare punto di vista, una nuova lettura della qualità della vita. Non più quindi contrapposizione tra un Centro-nord genericamente «affluente» e avanzato contro un Mezzogiorno arretrato e «povero», ma una serie di letture trasversali dove province «minori», non necessariamente collocate nel Nord del Paese, contraddistinte da un notevole dinamismo, non soltanto imprenditoriale, e da condizioni economiche favorevoli (elevati tassi di crescita del valore aggiunto, bassa inflazione, valori immobiliari contenuti), si contrappongono a contesti metropolitani sempre più statici e non più idonei a garantire condizioni di vita accettabili ai loro residenti. La seconda tendenza, che è verosimilmente collegata alla precedente, riguarda l’emersione di significative aree di disagio sociale e personale non necessariamente dislocate in Italia meridionale e insulare. Questa nuova fotografia del fenomeno è determinata anche dalla profonda revisione della metodologia seguita per misurare tale particolare aspetto della qualità della vita nelle province italiane.
2017
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