Aldo pubblica le Institutiones grammaticae per ben quattro volte, dal 1493 (per i tipi del futuro suocero Andrea Torresano), quando è ancora sostanzialmente un "insegnante" (M. Infelise), da pochissimo trasferitosi a Venezia dalla periferica corte carpigiana dei Pio (nella quale era stato verosimilmente elaborato il primo abbozzo delle Institutiones), al 1514, un anno prima della morte (quel 1515 in cui appariranno postume le tanto agognate Grammaticae institutiones graecae). Tra questi due estremi, altre due edizioni, nel 1501 (intitolata Rudimenta grammatices Latinae linguae) e nel 1508 (Institutionum grammaticarum libri quatuor, titolo che sarà quello definitivo). In tutte e quattro le edizioni accanto agli elenchi di verbi latini si affiancano, con sostanziale continuità, i corrispondenti significati volgari: nella 1493 oltre 700 glosse completate da varie decine di frasi volgari con la relativa traduzione latina. Si tratta di un volgare "d'uso" al servizio della comprensione del latino, come già additato genialmente da C. Dionisotti nella Premessa al suo vol. Aldo Manuzio umanista e editore (Milano, Il Polifilo, 1995, alle pp. 19-20). È proprio sull'analisi storico-linguistica di questo volgare che si appunta il contributo.
«La grammatica insignata da mi ad vui vi farra honore & utile». Il volgare nelle Institutiones Grammaticae / Bertini Malgarini, Patrizia; Vignuzzi, Ugo. - (2018), pp. 61-71.
«La grammatica insignata da mi ad vui vi farra honore & utile». Il volgare nelle Institutiones Grammaticae
Ugo Vignuzzi
2018
Abstract
Aldo pubblica le Institutiones grammaticae per ben quattro volte, dal 1493 (per i tipi del futuro suocero Andrea Torresano), quando è ancora sostanzialmente un "insegnante" (M. Infelise), da pochissimo trasferitosi a Venezia dalla periferica corte carpigiana dei Pio (nella quale era stato verosimilmente elaborato il primo abbozzo delle Institutiones), al 1514, un anno prima della morte (quel 1515 in cui appariranno postume le tanto agognate Grammaticae institutiones graecae). Tra questi due estremi, altre due edizioni, nel 1501 (intitolata Rudimenta grammatices Latinae linguae) e nel 1508 (Institutionum grammaticarum libri quatuor, titolo che sarà quello definitivo). In tutte e quattro le edizioni accanto agli elenchi di verbi latini si affiancano, con sostanziale continuità, i corrispondenti significati volgari: nella 1493 oltre 700 glosse completate da varie decine di frasi volgari con la relativa traduzione latina. Si tratta di un volgare "d'uso" al servizio della comprensione del latino, come già additato genialmente da C. Dionisotti nella Premessa al suo vol. Aldo Manuzio umanista e editore (Milano, Il Polifilo, 1995, alle pp. 19-20). È proprio sull'analisi storico-linguistica di questo volgare che si appunta il contributo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.