Il lavoro si propone di documentare sotto il profilo archeologico e architettonico alcuni aspetti riferibili alle dinamiche insediative sviluppate dalle dinastie ayyubide e mamelucca in Transgiordania tra XIII e XIV secolo, attraverso l’analisi di quella tipologia di edifici che più di ogni altra simboleggia il potere: il palazzo. Malgrado le varie forme con le quali è stato proposto nel corso dei secoli il palazzo ha sempre rappresentato la precisa volontà dei suoi costruttori di distinguersi, sul piano delle realizzazioni edilizie pubbliche, dalle precedenti dinastie; esso costituisce, specie nel caso della Transgiordania medievale, l’ambiente preposto al controllo degli equilibri amministrativi, politici, militari ed economici interni al sultanato. L’applicazione delle metodologie dell’archeologia leggera (e in particolare dell’archeologia dell’edilizia storica) allo studio degli edifici palatini del sito incastellato di Kerak, su l'esempio delle indagini in corso da parte della missione archeologica fiorentina nella regione giordana nei siti fortificati crociati di Shawbak, al-Wu'ayra e al-Habis, è stato uno degli obiettivi perseguiti. L’identificazione e il riconoscimento ex novo delle tracce di due (possibili) complessi residenziali localizzati nella porzione meridionale del castello e l’attribuzione di un terzo al primo decennio del XIV secolo ha così consentito di aumentare in Giordania le evidenze di questa tipologia di edifici a sette unità (un palazzo ciascuno a Shawbak, ʾAjlūn e Hesban; ben quattro invece a Kerak) e di apportare rilevanti novità agli studi sul sito. Le letture archeologiche e la metodologia stratigrafica applicata allo studio degli elevati hanno rappresentato a Kerak un’ulteriore conferma delle potenzialità di questo tipo di approccio scientifico, con la sua capacità di fornire non solo un’originale documentazione materiale, ma anche vere e proprie linee interpretative di tipo storiografico.

I complessi palatini islamici della Giordania tra XIII e XIV secolo: origine e ruolo storico, politico, ideologico di un tipo edilizio monumentale alla luce dell’archeologia leggera. Il caso di Kerak / Fragai, Lorenzo. - (2018 Feb 26).

I complessi palatini islamici della Giordania tra XIII e XIV secolo: origine e ruolo storico, politico, ideologico di un tipo edilizio monumentale alla luce dell’archeologia leggera. Il caso di Kerak

FRAGAI, LORENZO
26/02/2018

Abstract

Il lavoro si propone di documentare sotto il profilo archeologico e architettonico alcuni aspetti riferibili alle dinamiche insediative sviluppate dalle dinastie ayyubide e mamelucca in Transgiordania tra XIII e XIV secolo, attraverso l’analisi di quella tipologia di edifici che più di ogni altra simboleggia il potere: il palazzo. Malgrado le varie forme con le quali è stato proposto nel corso dei secoli il palazzo ha sempre rappresentato la precisa volontà dei suoi costruttori di distinguersi, sul piano delle realizzazioni edilizie pubbliche, dalle precedenti dinastie; esso costituisce, specie nel caso della Transgiordania medievale, l’ambiente preposto al controllo degli equilibri amministrativi, politici, militari ed economici interni al sultanato. L’applicazione delle metodologie dell’archeologia leggera (e in particolare dell’archeologia dell’edilizia storica) allo studio degli edifici palatini del sito incastellato di Kerak, su l'esempio delle indagini in corso da parte della missione archeologica fiorentina nella regione giordana nei siti fortificati crociati di Shawbak, al-Wu'ayra e al-Habis, è stato uno degli obiettivi perseguiti. L’identificazione e il riconoscimento ex novo delle tracce di due (possibili) complessi residenziali localizzati nella porzione meridionale del castello e l’attribuzione di un terzo al primo decennio del XIV secolo ha così consentito di aumentare in Giordania le evidenze di questa tipologia di edifici a sette unità (un palazzo ciascuno a Shawbak, ʾAjlūn e Hesban; ben quattro invece a Kerak) e di apportare rilevanti novità agli studi sul sito. Le letture archeologiche e la metodologia stratigrafica applicata allo studio degli elevati hanno rappresentato a Kerak un’ulteriore conferma delle potenzialità di questo tipo di approccio scientifico, con la sua capacità di fornire non solo un’originale documentazione materiale, ma anche vere e proprie linee interpretative di tipo storiografico.
26-feb-2018
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Tesi dottorato Fragai

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Tipologia: Tesi di dottorato
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