La ricerca punta a fare luce su un particolare e ancora poco studiato gruppo di studenti universitari in mobilità, gli studenti "internazionali", che lasciano il proprio Paese di origine per seguire un intero corso di studio presso un ateneo all'estero. Lo studio qualitativo prende come caso di studio gli studenti aventi cittadinanza estera e titolo di studio ottenuto all’estero, iscritti a Sapienza Università di Roma. Partendo da una visione binaria che si focalizza sia sulle rappresentazioni dello studente internazionale da parte dell’Istituzione, sia sul punto di vista degli studenti circa la propria esperienza di vita e di studio, la ricerca si pone come obiettivi identificare i vari percorsi “navigati” e le diverse identità “attivate” nel contesto di accoglienza dalla prospettiva della ricerca situata. Attraverso l’utilizzo di diversi strumenti di rilevazione quali l’etnografia, questionari e interviste approfondite, lo studio presenta ed esplora i principali “luoghi-cerniera” definiti come punti d’incontro tra studente internazionale e ateneo, identifica e si focalizza sulla fase iniziale dell’esperienza (quella dello sbarco a Roma) come quella critica, momento in cui le aspettative incontrano la realtà. Dalle osservazioni effettuate sul campo e dalle conseguenti interpretazioni, è emerso un panorama ricco e sfaccettato, sia relativo alla prospettiva dell’Istituzione verso questa categoria di studenti, sia della condizione dei percorsi intrapresi dagli studenti internazionali, delineando criticità e risorse attivate nei diversi momenti del ciclo di vita dello studente. Infine, l’analisi delle appartenenze e delle identità attivate dal contesto ospite ha permesso di identificare in che modo i partecipanti si pongano (e si auto-definiscano) in relazione a diverse comunità, gruppi e appartenenze, tramite categorizzazioni diverse dello studente/straniero/immigrato/clandestino, invisibile e, allo stesso tempo, appartenente a due mondi (quello di origine e quello di accoglienza), dove la lingua e il concetto di “casa” giocano un ruolo di primaria importanza.

Essere studente internazionale a Sapienza: uno studio qualitativo sui percorsi navigati e sulle identità attivate nel contesto di accoglienza / Norton, LAURA SOLEDAD. - (2018 Feb 14).

Essere studente internazionale a Sapienza: uno studio qualitativo sui percorsi navigati e sulle identità attivate nel contesto di accoglienza

NORTON, LAURA SOLEDAD
14/02/2018

Abstract

La ricerca punta a fare luce su un particolare e ancora poco studiato gruppo di studenti universitari in mobilità, gli studenti "internazionali", che lasciano il proprio Paese di origine per seguire un intero corso di studio presso un ateneo all'estero. Lo studio qualitativo prende come caso di studio gli studenti aventi cittadinanza estera e titolo di studio ottenuto all’estero, iscritti a Sapienza Università di Roma. Partendo da una visione binaria che si focalizza sia sulle rappresentazioni dello studente internazionale da parte dell’Istituzione, sia sul punto di vista degli studenti circa la propria esperienza di vita e di studio, la ricerca si pone come obiettivi identificare i vari percorsi “navigati” e le diverse identità “attivate” nel contesto di accoglienza dalla prospettiva della ricerca situata. Attraverso l’utilizzo di diversi strumenti di rilevazione quali l’etnografia, questionari e interviste approfondite, lo studio presenta ed esplora i principali “luoghi-cerniera” definiti come punti d’incontro tra studente internazionale e ateneo, identifica e si focalizza sulla fase iniziale dell’esperienza (quella dello sbarco a Roma) come quella critica, momento in cui le aspettative incontrano la realtà. Dalle osservazioni effettuate sul campo e dalle conseguenti interpretazioni, è emerso un panorama ricco e sfaccettato, sia relativo alla prospettiva dell’Istituzione verso questa categoria di studenti, sia della condizione dei percorsi intrapresi dagli studenti internazionali, delineando criticità e risorse attivate nei diversi momenti del ciclo di vita dello studente. Infine, l’analisi delle appartenenze e delle identità attivate dal contesto ospite ha permesso di identificare in che modo i partecipanti si pongano (e si auto-definiscano) in relazione a diverse comunità, gruppi e appartenenze, tramite categorizzazioni diverse dello studente/straniero/immigrato/clandestino, invisibile e, allo stesso tempo, appartenente a due mondi (quello di origine e quello di accoglienza), dove la lingua e il concetto di “casa” giocano un ruolo di primaria importanza.
14-feb-2018
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1070789
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