Il successo e la diffusione tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento dei mobili di Casa Thonet, realizzati con la tecnologia della curvatura a caldo del legno di faggio, indica una strada nella direzione di una chiara esibizione formale della struttura che fuoriesce dall’imbottito rivelando una propria bellezza. Analogamente, in architettura, il telaio in acciaio permette di ridurre al minimo la sezione dell’apparato strutturale degli edifici. Le ricerche compiute all’interno della Bauhaus permettono l’affermazione di una forma espressiva legata ai nuovi materiali. Tra di essi il tubolare in acciaio a sezione cava appare come una logica evoluzione della tecnologia lignea Thonet e permette a Mart Stam di realizzare la prima sedia a sbalzo. Successivamente Marcel Breuer, Le Corbusier, Mies van der Rohe ed altri grandi esponenti del Modernismo adotteranno tale tecnologia per progettare e realizzare molti esemplari di mobili divenuti celeberrimi. Il bagno di cromo introduce una novità che avrà nel tempo molta fortuna. Il tubolare cavo a sezione circolare e il profilato piatto in massello di acciaio, adottato da Mies, immersi nella cromatura lucente, conferiscono a questi nuovi oggetti un’aura che sintetizza in modo inedito la nuova estetica dell’era industriale con la vocazione classicista del Modernismo. I nastri continui di sezione estremamente ridotta restituiscono, grazie alla cromatura, riflessi puntiformi e deformati che rimandano le forme e i colori di ciò che li circonda, realizzando un gioco di riflessi estremamente elegante. L’assenza di colore del tubolare cromato associata ai materiali naturali della pelle o della tela grezza, rendono tali oggetti del tutto autonomi e collocabili in qualsiasi contesto, cosa che di fatto è avvenuta come dimostra a quasi cento anni di distanza la loro diffusione e apprezzamento in tutto il mondo. Alla scala dell’architettura, Mies van der Rohe introduce nel Padiglione di Barcellona i carter cromati intorno agli 8 pilastri strutturali, e gli stessi infissi sono in acciaio cromato. La lucentezza delle cromature è un’icona dell’industrializzazione, e già del Deco, che ne ha veicolato il fascino nelle finiture delle automobili, negli accessori per l’abbigliamento, nelle cucine “all’americana”, insieme alla Formica e ai materiali plastici. Il trasferimento forzato dei maggiori esponenti della Bauhaus a causa della guerra, e in particolare l’approdo americano, modificheranno gli esiti di tali ricerche in ragione di una commercializzazione su larghissima scala grazie ad imprenditori illuminati. L’intervento intende mettere in relazione le ricerche sul trattamento dell’acciaio nel campo del design e dell’architettura degli anni Venti/Trenta, che hanno introdotto un nuovo gusto del colore e della materia basato sui contrasti tra materiale artificiale, l’acciaio, e materiali naturali, la pelle, la tela grezza e la tela nei colori naturali.

Luce e cromatura. L'introduzione dell'acciaio cromato nell'architettura e nel design del Modernismo / Zammerini, Massimo. - ELETTRONICO. - XIII A(2017), pp. 158-166.

Luce e cromatura. L'introduzione dell'acciaio cromato nell'architettura e nel design del Modernismo

Massimo Zammerini
2017

Abstract

Il successo e la diffusione tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento dei mobili di Casa Thonet, realizzati con la tecnologia della curvatura a caldo del legno di faggio, indica una strada nella direzione di una chiara esibizione formale della struttura che fuoriesce dall’imbottito rivelando una propria bellezza. Analogamente, in architettura, il telaio in acciaio permette di ridurre al minimo la sezione dell’apparato strutturale degli edifici. Le ricerche compiute all’interno della Bauhaus permettono l’affermazione di una forma espressiva legata ai nuovi materiali. Tra di essi il tubolare in acciaio a sezione cava appare come una logica evoluzione della tecnologia lignea Thonet e permette a Mart Stam di realizzare la prima sedia a sbalzo. Successivamente Marcel Breuer, Le Corbusier, Mies van der Rohe ed altri grandi esponenti del Modernismo adotteranno tale tecnologia per progettare e realizzare molti esemplari di mobili divenuti celeberrimi. Il bagno di cromo introduce una novità che avrà nel tempo molta fortuna. Il tubolare cavo a sezione circolare e il profilato piatto in massello di acciaio, adottato da Mies, immersi nella cromatura lucente, conferiscono a questi nuovi oggetti un’aura che sintetizza in modo inedito la nuova estetica dell’era industriale con la vocazione classicista del Modernismo. I nastri continui di sezione estremamente ridotta restituiscono, grazie alla cromatura, riflessi puntiformi e deformati che rimandano le forme e i colori di ciò che li circonda, realizzando un gioco di riflessi estremamente elegante. L’assenza di colore del tubolare cromato associata ai materiali naturali della pelle o della tela grezza, rendono tali oggetti del tutto autonomi e collocabili in qualsiasi contesto, cosa che di fatto è avvenuta come dimostra a quasi cento anni di distanza la loro diffusione e apprezzamento in tutto il mondo. Alla scala dell’architettura, Mies van der Rohe introduce nel Padiglione di Barcellona i carter cromati intorno agli 8 pilastri strutturali, e gli stessi infissi sono in acciaio cromato. La lucentezza delle cromature è un’icona dell’industrializzazione, e già del Deco, che ne ha veicolato il fascino nelle finiture delle automobili, negli accessori per l’abbigliamento, nelle cucine “all’americana”, insieme alla Formica e ai materiali plastici. Il trasferimento forzato dei maggiori esponenti della Bauhaus a causa della guerra, e in particolare l’approdo americano, modificheranno gli esiti di tali ricerche in ragione di una commercializzazione su larghissima scala grazie ad imprenditori illuminati. L’intervento intende mettere in relazione le ricerche sul trattamento dell’acciaio nel campo del design e dell’architettura degli anni Venti/Trenta, che hanno introdotto un nuovo gusto del colore e della materia basato sui contrasti tra materiale artificiale, l’acciaio, e materiali naturali, la pelle, la tela grezza e la tela nei colori naturali.
2017
Colore e Colorimetria. Contributi multidisciplinari
978-88-99513-05-4
colore; luce; cromatura
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Luce e cromatura. L'introduzione dell'acciaio cromato nell'architettura e nel design del Modernismo / Zammerini, Massimo. - ELETTRONICO. - XIII A(2017), pp. 158-166.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1067216
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