In this paper, through an analysis of the work life balance policies we try to study how Italy currently facing the needs of care of the new generations of workers. In an increasingly flexible labor market in which workers are less protected, the strengthening of work life balance policies is a central issue for employability. The data analysis, however, shows a substantial immobility of public action, while on the opposite seems to be in place a certain activism “from below. After the analysis of the current work life balance policies this paper attempts to analyze the new responses put in place, especially by companies, to support workers. In the era of digitalization if new forms of flexible working time are developed (smart working), strong doubts remain about the possibility for these practices to solve both the problem of care and female employment. The implications and bounds of these practices will be discussed.

Come rispondono le politiche di conciliazione cura-lavoro alle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori di nuova generazione: sempre più precari, poveri e instabili dal punto di vista reddituale e/o professionale? Con un sostanziale immobilismo politico. Questo è il quadro che viene fuori da una rassegna delle principali politiche sociali italiane volte a supporto della genitorialità e alla garanzia dell’occupazione femminile. Il contributo mette in luce i limiti di tali politiche e coglie gli aspetti innovativi di pratiche che si sviluppano dal basso. Al contempo, una riflessione al margine lascia aperta una importante questione sul rapporto tra flessibilità e conciliazione, ovvero tra organizzazione del lavoro e tempi di cura per la famiglia. Nell’era della rivoluzione digitale, individuamo forti resistenze al cambiamento, sia da parte delle istituzioni, ma anche e soprattutto dal mondo produttivo, che vanta si modelli “agili” di forme di lavoro da un punto di vista formale (vedi il lavoro agile/ smart working) ma che dal punto di vista sostanziale rimane radicato a modelli di contrattazione standar che non agevola né la condizioine lavorativa da un punto di vista di tutele né la conciliaizone cura lavoro e quindi l’occupazione femminile.

Work life balance tra limiti istituzionali e pratiche innovative / DE VITA, Luisa; Campanella, Giovanna. - In: @ DIGITCULT. - ISSN 2531-5994. - 3:(2017), pp. 35-48. [10.4399/97888255099085]

Work life balance tra limiti istituzionali e pratiche innovative

luisa De vita
;
giovanna campanella
2017

Abstract

In this paper, through an analysis of the work life balance policies we try to study how Italy currently facing the needs of care of the new generations of workers. In an increasingly flexible labor market in which workers are less protected, the strengthening of work life balance policies is a central issue for employability. The data analysis, however, shows a substantial immobility of public action, while on the opposite seems to be in place a certain activism “from below. After the analysis of the current work life balance policies this paper attempts to analyze the new responses put in place, especially by companies, to support workers. In the era of digitalization if new forms of flexible working time are developed (smart working), strong doubts remain about the possibility for these practices to solve both the problem of care and female employment. The implications and bounds of these practices will be discussed.
2017
Come rispondono le politiche di conciliazione cura-lavoro alle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori di nuova generazione: sempre più precari, poveri e instabili dal punto di vista reddituale e/o professionale? Con un sostanziale immobilismo politico. Questo è il quadro che viene fuori da una rassegna delle principali politiche sociali italiane volte a supporto della genitorialità e alla garanzia dell’occupazione femminile. Il contributo mette in luce i limiti di tali politiche e coglie gli aspetti innovativi di pratiche che si sviluppano dal basso. Al contempo, una riflessione al margine lascia aperta una importante questione sul rapporto tra flessibilità e conciliazione, ovvero tra organizzazione del lavoro e tempi di cura per la famiglia. Nell’era della rivoluzione digitale, individuamo forti resistenze al cambiamento, sia da parte delle istituzioni, ma anche e soprattutto dal mondo produttivo, che vanta si modelli “agili” di forme di lavoro da un punto di vista formale (vedi il lavoro agile/ smart working) ma che dal punto di vista sostanziale rimane radicato a modelli di contrattazione standar che non agevola né la condizioine lavorativa da un punto di vista di tutele né la conciliaizone cura lavoro e quindi l’occupazione femminile.
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Work life balance tra limiti istituzionali e pratiche innovative / DE VITA, Luisa; Campanella, Giovanna. - In: @ DIGITCULT. - ISSN 2531-5994. - 3:(2017), pp. 35-48. [10.4399/97888255099085]
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Campanella_Work-life-balance_2017.pdf

accesso aperto

Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Creative commons
Dimensione 424.52 kB
Formato Adobe PDF
424.52 kB Adobe PDF

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1044374
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact