The mention of Isis in Tacitus' Germany was combined with the discovery in the North Sea area of numerous inscriptions and votive altars dedicated to Nehalennia, dating mostly to the 2nd and 3rd centuries. Nehalennia, probable Latin adaptation of a Celtic or Germanic name, is depicted with attributes also common to Isis and her cult recalls mainly that of matronae. The article examines the interpretation of the goddess as a hypostasis of a divinity from the underworld and the possibility of linking her to the Nerthus venerated by the Suebi, and consequently to the Norse gods Vanir.

La menzione di Iside nella Germania di Tacito è stata accostata al ritrovamento nell'area del Mare del Nord di numerose iscrizioni e are votive dedicate a Nehalennia, databili per lo più al II e III secolo. Nehalennia, probabile adattamento latino di un nome celtico o germanico, è raffigurata con attributi comuni anche a Iside e il suo culto richiama principalmente quello delle matronae, dispensatrici di fecondità e protezione. L’articolo prende in esame l'interpretazione della dea come ipostasi di una divinità infera e la possibilità di collegarla alla Nerthus venerata dai Suebi, e di conseguenza agli dèi Vani. Il suo culto sarebbe pertanto di origine autoctona.

Iside e Nehalennia nel mondo germanico. Interpretatio Romana o culto straniero? / Del Zotto, C.. - STAMPA. - (In corso di stampa). (Intervento presentato al convegno Politeismo. Costruzione e Percezione delle Divinità nel Mediterraneo Antico tenutosi a Velletri nel 10-14 giugno 2014).

Iside e Nehalennia nel mondo germanico. Interpretatio Romana o culto straniero?

C. Del Zotto
In corso di stampa

Abstract

The mention of Isis in Tacitus' Germany was combined with the discovery in the North Sea area of numerous inscriptions and votive altars dedicated to Nehalennia, dating mostly to the 2nd and 3rd centuries. Nehalennia, probable Latin adaptation of a Celtic or Germanic name, is depicted with attributes also common to Isis and her cult recalls mainly that of matronae. The article examines the interpretation of the goddess as a hypostasis of a divinity from the underworld and the possibility of linking her to the Nerthus venerated by the Suebi, and consequently to the Norse gods Vanir.
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Politeismo. Costruzione e Percezione delle Divinità nel Mediterraneo Antico
La menzione di Iside nella Germania di Tacito è stata accostata al ritrovamento nell'area del Mare del Nord di numerose iscrizioni e are votive dedicate a Nehalennia, databili per lo più al II e III secolo. Nehalennia, probabile adattamento latino di un nome celtico o germanico, è raffigurata con attributi comuni anche a Iside e il suo culto richiama principalmente quello delle matronae, dispensatrici di fecondità e protezione. L’articolo prende in esame l'interpretazione della dea come ipostasi di una divinità infera e la possibilità di collegarla alla Nerthus venerata dai Suebi, e di conseguenza agli dèi Vani. Il suo culto sarebbe pertanto di origine autoctona.
religione romana, culti germanici e celtici, Tacito, divinità nordiche
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Iside e Nehalennia nel mondo germanico. Interpretatio Romana o culto straniero? / Del Zotto, C.. - STAMPA. - (In corso di stampa). (Intervento presentato al convegno Politeismo. Costruzione e Percezione delle Divinità nel Mediterraneo Antico tenutosi a Velletri nel 10-14 giugno 2014).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1031675
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