The present study examines the urban public spaces in Quito, through a reading key that connects the characteristics of the places, with the dynamics of use and the individual and collective perception of the users. Through the systematic mapping of urban space with cards, a taxonomic reference framework was built. You can observe an informal use of the public parks, which are populated by the inhabitants on holiday days, to spend time in the open air. What appears very remarkable is that, in absence of strong formal contents, simple surfaces used on a lawn with few trees, they become living spaces where local community interacts and performs activities. The informal city self-organizes through the spontaneous use of spaces, following instances from the bottom and responding to contingent needs in an adaptive manner. If the creation of consumer-oriented public spaces and specialized and segregated mono-functional structures have created a new geography of social exclusion in the western city, Quito's public spaces (which is a poor metropolis case) characterized by unpredictable and spontaneous uses, are socialization spaces where it is possible to cultivate a true relationships with the community. The study of informal practices can be a useful reference in Western metropolises, for the implementation of urban tactics and bottom-up regeneration practices, taking into account the everyday life of ordinary spaces

Il presente studio prende in esame gli spazi pubblici urbani della città di Quito, attraverso una chiave di lettura che mette in relazione le caratteristiche dei luoghi, con le dinamiche d'uso e la percezione individuale e collettiva dei fruitori. Attraverso un lavoro di schedatura sistematica degli spazi urbani, si è costruito un quadro tassonomico di riferimento. Si desume un uso informale dei dei parchi pubblici, che vengono popolati dagli abitanti nei giorni di festa, per trascorrere del tempo all'aria aperta. Quello che appare molto rilevante è come, in assenza di forti contenuti formali, degli spazi adibiti a prato con qualche alberatura, si trasformino in spazi vissuti dove la comunità locale interagisce e compie attività. La città informale si auto-organizza attraverso usi spontanei degli spazi, seguendo istanze dal basso e rispondendo a bisogni contingenti in maniera adattativa. Se la creazione di spazi pubblici orientati al consumo e di strutture mono-funzionali specializzate e segregate hanno creato una nuova geografia della esclusione sociale nella città occidentale, gli spazi pubblici di Quito (che rappresenta un caso di metropoli “povera”) attraverso usi imprevedibili e spontanei, risultano essere spazi di socializzazione vera, dove è possibile coltivare relazioni con la comunità. Lo studio delle pratiche informali può essere un utile riferimento nelle metropoli occidentali, per l'attuazione di tattiche urbane e pratiche di rigenerazione dello spazio pubblico dal basso, che prendono come riferimento la vita quotidiana degli spazi ordinari.

Espacios públicos y dimensión informal de la vida urbana en Quito / Clemente, Matteo; Pea, Alessio. - In: REVISTA EIDOS. - ISSN 1390-5007. - STAMPA. - 10:2017(2017), pp. 1-18.

Espacios públicos y dimensión informal de la vida urbana en Quito

Clemente Matteo;Pea Alessio
2017

Abstract

The present study examines the urban public spaces in Quito, through a reading key that connects the characteristics of the places, with the dynamics of use and the individual and collective perception of the users. Through the systematic mapping of urban space with cards, a taxonomic reference framework was built. You can observe an informal use of the public parks, which are populated by the inhabitants on holiday days, to spend time in the open air. What appears very remarkable is that, in absence of strong formal contents, simple surfaces used on a lawn with few trees, they become living spaces where local community interacts and performs activities. The informal city self-organizes through the spontaneous use of spaces, following instances from the bottom and responding to contingent needs in an adaptive manner. If the creation of consumer-oriented public spaces and specialized and segregated mono-functional structures have created a new geography of social exclusion in the western city, Quito's public spaces (which is a poor metropolis case) characterized by unpredictable and spontaneous uses, are socialization spaces where it is possible to cultivate a true relationships with the community. The study of informal practices can be a useful reference in Western metropolises, for the implementation of urban tactics and bottom-up regeneration practices, taking into account the everyday life of ordinary spaces
2017
Il presente studio prende in esame gli spazi pubblici urbani della città di Quito, attraverso una chiave di lettura che mette in relazione le caratteristiche dei luoghi, con le dinamiche d'uso e la percezione individuale e collettiva dei fruitori. Attraverso un lavoro di schedatura sistematica degli spazi urbani, si è costruito un quadro tassonomico di riferimento. Si desume un uso informale dei dei parchi pubblici, che vengono popolati dagli abitanti nei giorni di festa, per trascorrere del tempo all'aria aperta. Quello che appare molto rilevante è come, in assenza di forti contenuti formali, degli spazi adibiti a prato con qualche alberatura, si trasformino in spazi vissuti dove la comunità locale interagisce e compie attività. La città informale si auto-organizza attraverso usi spontanei degli spazi, seguendo istanze dal basso e rispondendo a bisogni contingenti in maniera adattativa. Se la creazione di spazi pubblici orientati al consumo e di strutture mono-funzionali specializzate e segregate hanno creato una nuova geografia della esclusione sociale nella città occidentale, gli spazi pubblici di Quito (che rappresenta un caso di metropoli “povera”) attraverso usi imprevedibili e spontanei, risultano essere spazi di socializzazione vera, dove è possibile coltivare relazioni con la comunità. Lo studio delle pratiche informali può essere un utile riferimento nelle metropoli occidentali, per l'attuazione di tattiche urbane e pratiche di rigenerazione dello spazio pubblico dal basso, che prendono come riferimento la vita quotidiana degli spazi ordinari.
dimensione informale; paesaggi sensibili; spazi pubblici
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Espacios públicos y dimensión informal de la vida urbana en Quito / Clemente, Matteo; Pea, Alessio. - In: REVISTA EIDOS. - ISSN 1390-5007. - STAMPA. - 10:2017(2017), pp. 1-18.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1030275
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