In the 80's of the XIX century between the Holy See and the sublime Porte were initiated contacts with the aim of developing a draft agreement on the bishops and the Latin Church in Albania. Among the questions due discussion, was the question of the appointment by the Pope of the Church hierarchy, selected from the subjects of the Ottoman Empire, and its recognition by the Sultan; and on the adoption of Turkish citizenship as a prerequisite for the construction of the cardinal virtue of the bishops of foreign origin. Unlike other Catholic peoples, subjects of the Ports managed by the system of Miletus (millet), Ministers of religion of Turkish citizenship, the Albanian Catholic community really was in the jurisdiction of the bishops of foreign origin. The Austrian government immediately raised objections against the project, with the intention to obstruct the negotiations, infringes upon his right to protect the Catholic peoples in the territories of the Ottoman Empire, bordering on the dominions of Austria, part of which was Albania. The formal pretext of religious protectorate Vienna, back to much more important political role in territorial and cultural space of the Ottoman Empire. Long and difficult negotiations have led to moments of deep misunderstanding in the relations of Vienna and the Holy See and the inevitable failure of the project, awakens high hopes of the Pope Leo XIII.

Negli anni Ottanta dell’Ottocento tra la Santa Sede e la Sublime Porta venivano avviate contatti per elaborare un progetto di convenzione sull’episcopato e sulla chiesa latina d’Albania. Tra le questioni in discussione vi erano la nomina pontificia della gerarchia ecclesiastica scelta tra i sudditi ottomani e il loro riconoscimento da parte del sultano; e l’assunzione della nazionalità ottomana quale condizione imprescindibile per l’innalzamento alla dignità vescovile per gli stranieri. Diversamente dalle altre popolazioni cattoliche suddite della Porta amministrate e governate, in base al sistema dei millet, da ministri del culto di nazionalità ottomana, la comunità cattolica schipetara, infatti, era sottoposta alla giurisdizione di vescovi di nazionalità straniera. Il governo austriaco sollevò immediatamente le sue obiezioni sul progetto con l’intento precipuo di far naufragare le trattative che ledevano il suo diritto di tutela sulla popolazioni cattoliche nei territori ottomani confinanti ai suoi domini di cui l’Albania era parte. Dietro l’aspetto formale del protettorato religioso Vienna schermava il suo ben più importante ruolo politico in un contesto territoriale e culturale che apparteneva all’impero ottomano. Le trattative lunghe e difficili portarono a momenti di profonda incomprensione nel rapporto tra Vienna e la Santa Sede con l’inevitabile fallimento di un progetto che aveva sollevato grandi speranze nel pontefice Leone XIII.

Трудные переговоры: несостоявшийся турецко-ватиканский конкордат и политика Вены / Tolomeo, Rita. - In: ISTORIÂ. - ISSN 2079-8784. - STAMPA. - 7 (2017):(2017), pp. 1-18.

Трудные переговоры: несостоявшийся турецко-ватиканский конкордат и политика Вены.

TOLOMEO, Rita
2017

Abstract

In the 80's of the XIX century between the Holy See and the sublime Porte were initiated contacts with the aim of developing a draft agreement on the bishops and the Latin Church in Albania. Among the questions due discussion, was the question of the appointment by the Pope of the Church hierarchy, selected from the subjects of the Ottoman Empire, and its recognition by the Sultan; and on the adoption of Turkish citizenship as a prerequisite for the construction of the cardinal virtue of the bishops of foreign origin. Unlike other Catholic peoples, subjects of the Ports managed by the system of Miletus (millet), Ministers of religion of Turkish citizenship, the Albanian Catholic community really was in the jurisdiction of the bishops of foreign origin. The Austrian government immediately raised objections against the project, with the intention to obstruct the negotiations, infringes upon his right to protect the Catholic peoples in the territories of the Ottoman Empire, bordering on the dominions of Austria, part of which was Albania. The formal pretext of religious protectorate Vienna, back to much more important political role in territorial and cultural space of the Ottoman Empire. Long and difficult negotiations have led to moments of deep misunderstanding in the relations of Vienna and the Holy See and the inevitable failure of the project, awakens high hopes of the Pope Leo XIII.
2017
Negli anni Ottanta dell’Ottocento tra la Santa Sede e la Sublime Porta venivano avviate contatti per elaborare un progetto di convenzione sull’episcopato e sulla chiesa latina d’Albania. Tra le questioni in discussione vi erano la nomina pontificia della gerarchia ecclesiastica scelta tra i sudditi ottomani e il loro riconoscimento da parte del sultano; e l’assunzione della nazionalità ottomana quale condizione imprescindibile per l’innalzamento alla dignità vescovile per gli stranieri. Diversamente dalle altre popolazioni cattoliche suddite della Porta amministrate e governate, in base al sistema dei millet, da ministri del culto di nazionalità ottomana, la comunità cattolica schipetara, infatti, era sottoposta alla giurisdizione di vescovi di nazionalità straniera. Il governo austriaco sollevò immediatamente le sue obiezioni sul progetto con l’intento precipuo di far naufragare le trattative che ledevano il suo diritto di tutela sulla popolazioni cattoliche nei territori ottomani confinanti ai suoi domini di cui l’Albania era parte. Dietro l’aspetto formale del protettorato religioso Vienna schermava il suo ben più importante ruolo politico in un contesto territoriale e culturale che apparteneva all’impero ottomano. Le trattative lunghe e difficili portarono a momenti di profonda incomprensione nel rapporto tra Vienna e la Santa Sede con l’inevitabile fallimento di un progetto che aveva sollevato grandi speranze nel pontefice Leone XIII.
Concordato; Vaticano; Vienna; politica; religione
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Трудные переговоры: несостоявшийся турецко-ватиканский конкордат и политика Вены / Tolomeo, Rita. - In: ISTORIÂ. - ISSN 2079-8784. - STAMPA. - 7 (2017):(2017), pp. 1-18.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1022960
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