The atlas of archaeological landscapes is a compendium of twenty-one best practices in which the conservation of the historic-monumental asset and the intervention of architecture are accomplished synergistically, establishing a relationship of continuity with the history of the site and creating new relationships between the archaeological areas and their contexts.

L’atlante dei paesaggi archeologici raccoglie ventuno buone pratiche in cui la tutela del bene storico-monumentale e l’intervento di architettura vengono realizzati in sinergia, instaurando un rapporto di continuità con la storia del sito e allacciando nuove relazioni tra le aree archeologiche e i propri contesti. La settorializzazione delle competenze disciplinari ha, in molti casi, portato alla realizzazione di interventi puntuali non coordinati, i cui esiti hanno ottenuto risultati parzialmente soddisfacenti. Soltanto attraverso un progetto multidisciplinare, in grado di restituire leggibilità e comprensione alle tracce della storia, è possibile reinserire le rovine nel naturale processo di sedimentazione che restituisca continuità d’uso al paesaggio nel tempo.

Atlante dei paesaggi archeologici / Morgia, Federica. - STAMPA. - 1(2014), pp. 330-377. - QUODLIBET STUDIO. CITTÀ E PAESAGGIO.

Atlante dei paesaggi archeologici

Federica Morgia
2014

Abstract

The atlas of archaeological landscapes is a compendium of twenty-one best practices in which the conservation of the historic-monumental asset and the intervention of architecture are accomplished synergistically, establishing a relationship of continuity with the history of the site and creating new relationships between the archaeological areas and their contexts.
2014
Paesaggi di rovine e paesaggi rovinati
978-88-7462-651-9
L’atlante dei paesaggi archeologici raccoglie ventuno buone pratiche in cui la tutela del bene storico-monumentale e l’intervento di architettura vengono realizzati in sinergia, instaurando un rapporto di continuità con la storia del sito e allacciando nuove relazioni tra le aree archeologiche e i propri contesti. La settorializzazione delle competenze disciplinari ha, in molti casi, portato alla realizzazione di interventi puntuali non coordinati, i cui esiti hanno ottenuto risultati parzialmente soddisfacenti. Soltanto attraverso un progetto multidisciplinare, in grado di restituire leggibilità e comprensione alle tracce della storia, è possibile reinserire le rovine nel naturale processo di sedimentazione che restituisca continuità d’uso al paesaggio nel tempo.
Patrimonio Tutela Progetto
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Atlante dei paesaggi archeologici / Morgia, Federica. - STAMPA. - 1(2014), pp. 330-377. - QUODLIBET STUDIO. CITTÀ E PAESAGGIO.
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