Seppure versato in molte scienze, come si conveniva ad un aristocratico, il Cavaliere frà Giuseppe Merenda (1687-1767) preferì tuttavia concentrare i propri interessi nello studio e nell’esercizio della pratica architettonica. Funzionale dunque ai doveri di un nobile impegnato nell’amministrazione della propria comunità, la sua attività spaziò dalla progettazione di nuove fabbriche di pubblica utilità al rinnovamento di diversi edifici sacri. Obiettivo era infatti un ammodernamento delle strutture cittadine, espressione del prestigio della collettività nonché termine di confronto con i centri confinanti e principali della provincia. La preliminare preparazione bolognese e il successivo perfezionamento romano, costituirono in tal senso il quid necessario per lo sviluppo settecentesco di Forlì, impostato sulla recezione, comprensione e traduzione in termini locali dei modelli barocchi romani formati nella capitale pontificia, e qui giunti anche e soprattutto grazie a Merenda, «che ottenne il grado di reputatissimo nell’arte».

Giuseppe Merenda «dilettante in architettura» / Benincampi, Iacopo. - In: STUDI ROMAGNOLI. - ISSN 0081-6205. - STAMPA. - 67:(2017), pp. 165-186.

Giuseppe Merenda «dilettante in architettura»

Iacopo Benincampi
2017

Abstract

Seppure versato in molte scienze, come si conveniva ad un aristocratico, il Cavaliere frà Giuseppe Merenda (1687-1767) preferì tuttavia concentrare i propri interessi nello studio e nell’esercizio della pratica architettonica. Funzionale dunque ai doveri di un nobile impegnato nell’amministrazione della propria comunità, la sua attività spaziò dalla progettazione di nuove fabbriche di pubblica utilità al rinnovamento di diversi edifici sacri. Obiettivo era infatti un ammodernamento delle strutture cittadine, espressione del prestigio della collettività nonché termine di confronto con i centri confinanti e principali della provincia. La preliminare preparazione bolognese e il successivo perfezionamento romano, costituirono in tal senso il quid necessario per lo sviluppo settecentesco di Forlì, impostato sulla recezione, comprensione e traduzione in termini locali dei modelli barocchi romani formati nella capitale pontificia, e qui giunti anche e soprattutto grazie a Merenda, «che ottenne il grado di reputatissimo nell’arte».
2017
Barocco; Romagna; Giuseppe Merenda; Forlì; tardobarocco; architettura; storia; Ospedale Casa di Dio; Pescheria
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Giuseppe Merenda «dilettante in architettura» / Benincampi, Iacopo. - In: STUDI ROMAGNOLI. - ISSN 0081-6205. - STAMPA. - 67:(2017), pp. 165-186.
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Benicampi_Giuseppe-Merenda_2016.pdf

solo gestori archivio

Tipologia: Documento in Post-print (versione successiva alla peer review e accettata per la pubblicazione)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 391.57 kB
Formato Adobe PDF
391.57 kB Adobe PDF   Contatta l'autore

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1017817
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact