L’Italia è, ormai da tempo, uno dei paesi con il più basso livello di fecondità nel contesto europeo ed in quello dei paesi a sviluppo avanzato. Questo processo di diminuzione costituisce un tema di estrema importanza; la propensione di una popolazione ad avere figli, infatti, rappresenta un forte segnale dei cambiamenti riguardanti la popolazione e la società. In questo lavoro, questo tema viene trattato utilizzando un approccio di tipo macro ed applicando metodologie specifiche per quest’ottica. L’obiettivo generale della ricerca è quello di studiare alcune macro-dimensioni dell’evoluzione della fecondità italiana e di fornire un quadro in grado di contribuire alla comprensione profonda delle sue dinamiche passate, presenti e future. In particolare sono analizzati due aspetti: l’evoluzione nel corso del tempo, nelle province italiane, della fecondità di periodo, e la dinamica futura della fecondità delle generazioni, nelle regioni italiane. La prima parte dell’analisi rileva l’esistenza di un generale processo di convergenza tra territori verso bassi livelli di fecondità, caratterizzato però anche da fasi di divergenza e dall'esistenza di pattern spaziali differenti. L’importanza delle diversità dei percorsi sperimentati dai diversi territori emerge anche quando si cerca di definire, attraverso un modello di regressione spaziale e temporale, il grado di associazione tra alcune caratteristiche demografiche, economiche e sociali con la fecondità a livello provinciale. La seconda parte dell’analisi restituisce un quadro caratterizzato da cambiamenti che stanno portando e porteranno ad un avvicinamento sempre più intenso nella discendenza finale delle generazioni, tra le diverse regioni. La fecondità finale delle generazioni degli anni Settanta, rispetto a quella delle generazioni precedenti, tenderebbe ad aumentare lievemente o a rimanere costante nelle regioni centro-settentrionali, mentre continuerebbe a diminuire in quelle meridionali; le generazioni dei primi anni Ottanta sembrerebbero destinate invece ad avere una fecondità più bassa, anche nelle regioni del Centro-Nord. Il risultato interessante, in parte atteso ma del quale qui si fornisce una misura, per quanto stimata, è il mutamento della geografia della fecondità delle generazioni. Realizzato cercando di riabilitare un approccio, quello di tipo macro, posto in secondo piano negli ultimi anni, e cercando di fornire un quadro dell’evoluzione e delle caratteristiche della fecondità nei territori italiani, questo lavoro può costituire un punto di partenza per nuove analisi sul tema, a livello sia macro che micro; può inoltre rivestire particolare utilità nella fase del disegno e dell’implementazione delle politiche e delle misure in grado di arginare o limitare le conseguenze negative sulla popolazione e sulla società del fenomeno della bassa fecondità.

La fecondità in Italia: un’analisi spaziale degli indicatori di periodo e una stima della discendenza delle coorti / Miccoli, Sara. - (2017 Sep 29).

La fecondità in Italia: un’analisi spaziale degli indicatori di periodo e una stima della discendenza delle coorti

MICCOLI, SARA
29/09/2017

Abstract

L’Italia è, ormai da tempo, uno dei paesi con il più basso livello di fecondità nel contesto europeo ed in quello dei paesi a sviluppo avanzato. Questo processo di diminuzione costituisce un tema di estrema importanza; la propensione di una popolazione ad avere figli, infatti, rappresenta un forte segnale dei cambiamenti riguardanti la popolazione e la società. In questo lavoro, questo tema viene trattato utilizzando un approccio di tipo macro ed applicando metodologie specifiche per quest’ottica. L’obiettivo generale della ricerca è quello di studiare alcune macro-dimensioni dell’evoluzione della fecondità italiana e di fornire un quadro in grado di contribuire alla comprensione profonda delle sue dinamiche passate, presenti e future. In particolare sono analizzati due aspetti: l’evoluzione nel corso del tempo, nelle province italiane, della fecondità di periodo, e la dinamica futura della fecondità delle generazioni, nelle regioni italiane. La prima parte dell’analisi rileva l’esistenza di un generale processo di convergenza tra territori verso bassi livelli di fecondità, caratterizzato però anche da fasi di divergenza e dall'esistenza di pattern spaziali differenti. L’importanza delle diversità dei percorsi sperimentati dai diversi territori emerge anche quando si cerca di definire, attraverso un modello di regressione spaziale e temporale, il grado di associazione tra alcune caratteristiche demografiche, economiche e sociali con la fecondità a livello provinciale. La seconda parte dell’analisi restituisce un quadro caratterizzato da cambiamenti che stanno portando e porteranno ad un avvicinamento sempre più intenso nella discendenza finale delle generazioni, tra le diverse regioni. La fecondità finale delle generazioni degli anni Settanta, rispetto a quella delle generazioni precedenti, tenderebbe ad aumentare lievemente o a rimanere costante nelle regioni centro-settentrionali, mentre continuerebbe a diminuire in quelle meridionali; le generazioni dei primi anni Ottanta sembrerebbero destinate invece ad avere una fecondità più bassa, anche nelle regioni del Centro-Nord. Il risultato interessante, in parte atteso ma del quale qui si fornisce una misura, per quanto stimata, è il mutamento della geografia della fecondità delle generazioni. Realizzato cercando di riabilitare un approccio, quello di tipo macro, posto in secondo piano negli ultimi anni, e cercando di fornire un quadro dell’evoluzione e delle caratteristiche della fecondità nei territori italiani, questo lavoro può costituire un punto di partenza per nuove analisi sul tema, a livello sia macro che micro; può inoltre rivestire particolare utilità nella fase del disegno e dell’implementazione delle politiche e delle misure in grado di arginare o limitare le conseguenze negative sulla popolazione e sulla società del fenomeno della bassa fecondità.
29-set-2017
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Tesi dottorato Miccoli

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Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1013344
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